DAL 12 AL 24 MAGGIO 2015

Dal martedì al sabato ore 21 – domenica ore 17.30

L'UOMO TIGRE

 

di Francesco Giuffrè, Alfredo Angelici

regia Francesco Giuffrè

con A. Angelici, C. Corsi, C. Grassi, A. Filosa

aiuto regia Marco Bellomo

luci Beppe Filipponio

costumi S. Solimando

sigla B. Eramo

 

Dalle pitture rupestri a Star Wars, l'uomo ha sempre raccontato storie, affascinato un pubblico, cercato risposte, e ogni volta lo ha fatto attraverso le medesime figure, simboli e percorsi. Perché dietro a Teseo smarrito nel labirinto, dietro alla Passione di Cristo, dietro alla vendetta di Edmond Dantès, dietro a Luke Skywalker e Han Solo si cela sempre lo stesso, irrinunciabile personaggio principale, fedele ritratto del proprio pubblico: l'uomo.

L’uomo Tigre è un manga, un cartoon, un personaggio cult degli anni 80: un orfano senza futuro diventato il lottatore più forte del mondo. Dapprima scorretto, diviene poi un campione di lealtà per amore dei bambini. Nell’ultima puntata della serie originale, il protagonista sconfigge l’ultimo dei sicari di “Tana delle Tigri”, Grande Tigre, e con esso il Male.

Ed ora che la missione è compiuta, come vive la sua quotidianità , il suo “buen retiro” un eroe? La nostra storia comincia da qui. Dal giorno dopo.

 

Oggi molti si sentono protagonisti di una vita che non riescono a vivere. Tigri in gabbia. Questa vicenda dalle tinte tragi-gotiche racconta di una rinascita dopo una discesa nel sottosuolo. In ogni senso. Quando ci si auto condanna agli inferi, dopo aver perduto la dignità, ci si sporca di tormento e di meschinità. Come si torna ad essere “straordinari”? A quale sacrificio. Quali sono le forze che agiscono e segnano il percorso che porta dalla fiducia all’incertezza fino ad arrivare al ristagno? C’è una tigre in gabbia, misera e mortificata. Le sbarre rendono pericolosi . Tigre è un lottatore. E se un lottatore smette di combattere allora qualcosa di grave sta accadendo. ...Ed ora?.... come si passa dalla "pensione anticipata" ad una rinascita? Oggi il "male" non esiste, è "liquido", muta continuamente forma e sostanza ed è irriconoscibile. Lottare senza sapere chi sia il nemico, non ha più senso. Si finisce per dargliela vinta. Oggi gli eroi romantici dai grandi sentimenti non hanno motivo di esistere. "Credere ancora in loro è da ingenui" . Lo spettacolo “ L’Uomo Tigre “ è la storia di un risveglio.

 

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