DAL 7 AL 25 GENNAIO 2015

Dal martedì al sabato ore 21 – domenica ore 17.30

REPLICA STRAORDINARIA DOMENICA 25 GENNAIO ORE 21

 

Progetto Goldstein

in collaborazione con Teatro Argot Studio e Uffici Teatrali

 

DALL'ALTO DI UNA FREDDA TORRE

 

di Filippo Gili

regia Francesco Frangipane

con Massimiliano Benvenuto, Ermanno De Biagi, Michela Martini,

Aglaia Mora, Matteo Quinzi, Barbara Ronchi

scenografia Francesco Ghisu

cortumi Sabrina Beretta

musica Jonis Bascir

luci Giuseppe Filipponio

 

ufficio stampa Giulia Taglienti

comunicazione Danilo Chiarello

distribuzione Off Rome

 

si ringrazia Laura Fronzi, Serena Franco, Paolo Meglio, Lorenzo Cicconi Massi, Matteo Nardone, Carrozzerie n.o.t

 

Dopo la felice esperienza di Prima di andar via, si è deciso di continuare questo intenso percorso drammaturgico e teatrale con un nuovo progetto Dall’alto di una fredda torre. Una seconda tappa in cui si vogliono affrontare le stesse tematiche, ovvero la vita e la morte, il destino e il libero arbitrio, partendo da uno stesso contesto, la famiglia, ma addentrandosi per sentieri fin qui inesplorati.

Se in Prima di andar via la morte viene vista come possibilità di salvezza e il protagonista la invoca in nome della libertà e della volontà di poter essere artefice del proprio destino, assumendosi la responsabilità degli effetti devastanti che questa scelta provocherà nelle dinamiche sociali, ora in Dall’alto di una fredda torre l'attenzione si sposta sull’angoscioso dilemma se sia giusto o no incidere sul destino degli altri, se sia lecito sostituirsi al fato, ponendo i protagonisti di fronte alla facoltà/responsabilità di dover decidere se far Vivere e/o far Morire un uomo, facendosi carico di tutta la questione morale e sociale che ne consegue.

Anche in questo caso quindi si vogliono affrontare grandi temi universali, focalizzandoli in un contesto più piccolo, La famiglia.

un microcosmo che ci permette, proprio grazie alla riconoscibilità di situazioni familiari quotidiane, di predisporre il pubblico ad un meccanismo automatico d’immedesimazione e di catarsi.

Tutto ciò facilitato da un’idea di allestimento che continua a tenere il pubblico dentro la scena, che accompagna lo spettatore per mano dentro la storia stessa e lo induce a condividere le emozioni dei personaggi, tanto da farsi carico delle domande e dei dilemmi che travolgono i protagonisti.

 

 

AREA SOCIAL

HASHTAG UFFICIALE: #dallaltodiunafreddatorre

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