SEGNALE D’ALLARME | LA MIA BATTAGLIA VR

Elio Germano racconta Segnale d’Allarme | La mia battaglia VR

Le prove per Segnale d’Allarme, lo spettacolo in versione VR tratto dallo spettacolo teatrale dal vivo Segnale d’Allarme – La Mia Battaglia, sono iniziate prima dell’emergenza pandemica. La cosa particolare è che sin dall’inizio giravamo lo spettacolo rimanendo distanti l’uno dall’altro per le necessità peculiari della realtà virtuale. Infatti, quello che si fa con la realtà virtuale è una ripresa sferica, all’interno di un film che è tutto intorno allo spettatore, che quindi è portato a muoversi tutto intorno. Di conseguenza, se lo spettatore con i visori fosse circondato da persone, andrebbe ad urtare con queste. 

Quindi, il lockdown ci ha solo rallentano, ma non ci ha fermato, anzi, questo spettacolo è una delle poche cose che siamo riusciti a portare in giro grazie alla tecnologia che è stata integrata, che ci ha colpiti a prescindere per la sua capacità di portare fisicamente le persone che ne fruiscono da un’altra parte. In questo caso, abbiamo scelto di fare questo esperimento con la regia VR di Omar Rashid.

L’esperimento consiste, appunto, nel coinvolgere il pubblico in uno spettacolo che avviene tutto intorno a lui, per cui lo spettatore si trova circondato senza nessuna via di fuga, costretto a fare i conti con i propri pensieri, grazie proprio alla tecnologia dei visori che permette al pubblico di avere una visione assolutamente personale. Tutta l’esperienza è veicolo di un ragionamento su come un applauso o una risata attorno a noi, di un pubblico in parte costituito da attori, possano contribuire a cambiare e formare le nostre opinioni sulle cose. Il legame tra risposta del pubblico e risposta individuale è ciò che davvero ci interessa e su cui vogliamo ragionare in modo critico. A fine visione, ognuno avrà fatto un proprio percorso che sarà invitato a condividere con il pubblico reale che ha attorno che si toglie il visore nello stesso momento (perché lo spettacolo ovviamente avviene in contemporanea per tutti). In questo modo si dialoga con le persone che hanno condiviso la stessa esperienza, c’è molto dibattito naturale a fine spettacolo, e questa è una grossa vittoria per noi.

Il futuro della cultura in Italia per Elio Germano

Come vedo il futuro della cultura?

Ecco, spero che verrà tutelata soprattutto nei momenti difficili, e che vadano tutelati i progetti che non hanno come unico interesse il risvolto economico. Mi riferisco a tutto il teatro ed il cinema di ricerca e sperimentazione, che poi ci hanno sempre reso famosi in tutto il mondo, che hanno sempre bisogno, ma in questo caso a maggior ragione, di un supporto pubblico.

In questo momento il nostro settore sembra essere il più trascurato: quello della musica dal vivo e dello spettacolo. Sembra che si riesca a smuovere qualcosa solo attraverso grandi quantità di denaro e risposte lobbistica alle emergenze. Purtroppo, la fragilità delle eterogeneità dei lavoratori dello spettacolo fanno sì che non si possa fare lobbying e che quindi non si riesca ad essere incisivi; però in questo speriamo che le istituzioni ci aiutino.

Io spero che il teatro ed il cinema risorgeranno e ritorneranno ad essere quello che erano prima, senza grossi cambiamenti. La realtà virtuale non è un nuovo modo di fare cinema o teatro, è una terza cosa, per cui spero che il cinema e il teatro non moriranno mai. Il teatro come lo conosciamo dura da un bel po’ quindi non penso possa essere messo in discussione, ed il cinema penso e spero altrettanto.

Realtà Virtuale: la terza via tra cinema e teatro

La realtà virtuale di Segnale d’Allarme non ha niente a che vedere con il cinema virtuale.

Questa tecnologia nasce per la ricostruzione in digitale. Invece, a noi ha iniziato ad interessare da quando si potevano filmare delle cose in senso sferico, o comunque ricreare la sfera filmandola con sei camere, che è la cosa che abbiamo fatto all’inizio. 

A noi non interessa la digitalizzazione dell’immagine, anche se sono anch’essa cose molto affascinanti, ma non è quello che vogliamo fare. A noi interessa la possibilità di portare collettivamente e fisicamente, tramite questa tecnologia, le persone in un altro luogo, per godere di uno spettacolo sia esso naturalistico o realistico o di fiction, all’interno dello spettacolo e non da casa: essere all’interno della storia, questa è la possibilità che ci da questo mezzo e che ci entusiasma. 

SEGNALE D’ALLARME | LA MIA BATTAGLIA VR

Spettacolo in Virtual Reality

scritto da Elio Germano, Chiara Lagani

regia Elio Germano

regia VR Omar Rashid

con Elio Germano

una produzione Gold Productions, Infinito Produzioni

In collaborazione con Riccione Teatro e Argot Produzioni

tratto dallo spettacolo teatrale La mia battaglia

diretto e interpretato da Elio Germano

scritto da Elio Germano e Chiara Lagani

aiuto regia Rachele Minelli

Luci Alessandro Barbieri

fonico Gianluca Meda

operatore VR Dario Costa

fotografia Luigi Ruggiero e Filippo Pagotto

post produzione Sasan Bahadorineja

AVVISO AI SOCI

Per l’accesso al Teatro Argot Studio è obbligatorio il possesso delle certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).

Per partecipare alle attività culturali di Argot Studio è necessario effettuare il tesseramento gratuito su http://www.teatroargotstudio.com/tesseramento o presso il botteghino prima dello spettacolo.